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Mutui in aumento e importi in calo

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Sembra riavviarsi verso la normalità il mercato dei mutui per la casa italiano. A dirlo è l’Osservatorio condotto da due degli operatori principali del settore, i comparatori Facile.it e Mutui.it che hanno quantificato nel 3,8% la diminuzione degli importi effettivamente concessi alle famiglie nel periodo compreso fra novembre 2015 ed aprile 2016.

L’analisi, che è stata compiuta su un campione di ben 15.000 richieste di finanziamento giunte ai due portali, fissa in 118.000 euro l’importo concesso a chi ha richiesto un mutuo e al 53,5% il loan to value, vale a dire la percentuale del valore dell’immobile pagato tramite il mutuo ottenuto dalla banca.

Risulta sostanzialmente identico, si scopre ancora scorrendo i dati, il profilo di chi il mutuo lo richiede; si tratta mediamente di un quarantenne che intende restituire il finanziamento in 21 anni e preferisce il tasso fisso.

Se aumenta la percentuale dei mutui concessi, si riduce, di contro, il peso che la surroga ha sul totale. Fino a sei mesi fa questo particolare tipo di finanziamento rappresentava il 59% del totale, oggi è invece corrispondente al 50% dei mutui concessi.

Suona una musica diversa, e non necessariamente più lieta, per ciò che riguarda i mutui per la prima casa. Anche essi in crescita (rappresentano il 39% di quelli erogati in Italia secondo l’osservatorio di Mutui.it e Facile.it), vedono però ridursi gli importi concessi (oggi la media è pari a 123.500 euro mentre prima si arrivava a 125.000 euro) portando così al 5% la differenza fra ciò che gli aspiranti mutuatari richiedono e quello che viene effettivamente concesso loro dall’Istituto di credito. Il loan to value dei mutui prima casa è pari, oggi al 62,2%, la durata del finanziamento a 23 anni.

 

 

 


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